Dopo aver sviscerato i vari scopi delle scie chimiche, abbiamo compreso che non è possibile considerare tale ignominiosa operazione avulsa da H.A.A.R.P. o comunque da tutti quei sistemi finalizzati all'irradiazione di onde elettromagnetiche. E' vero che la manipolazione climatica è centrale con tutte le sue implicazioni di controllo economico e di dominio strategico, ma, alla fine, è possibile che le élites globali ricorrano ad un'attività tanto dispendiosa e plateale "solo" per soggiogare il pianeta, dal momento che tale assoggettamento totale può essere conseguito con mille altri sistemi meno costosi. Tra l'altro questa ciclopica operazione presenta anche dei rischi, sebbene minimi, il rischio che il numero enorme dei voli sia notato da gruppi sempre più folti della popolazione nonché l'evenienza, per quanto remota, che qualche uomo influente denunci il genocidio occulto.
Dunque perché continuare imperterriti, se la posta in gioco non è altissima, se non è una questione vitale? A mio parere, per comprendere l'enormità dell'operazione, bisogna riferirsi in primis al magnetismo: non è un caso se l'incremento delle chemtrails è parallelo alla diffusione sempre più capillare di impianti H.A.A.R.P. e di installazioni che irradiano onde di differente frequenza e lunghezza, dall'apparenza di antenne per la telefonia mobile. Si intende creare, attraverso una sinergia tra scie ed antenne, una prigione elettromagnetica che renda le persone sempre più deboli, apatiche, vulnerabili e pronte a diventare altrettanti terminali bionici di una Rete wireless globale.
Non bisogna poi dimenticare che il campo magnetico terrestre (1) è in fase di costante indebolimento sin dal I secolo d.C.: tale fenomeno è destinato a determinare cambiamenti notevoli sul piano degli equilibri geofisici terrestri e potrebbe pure influire sulla biologia di uomini, animali e piante. Quali possono essere le conseguenze di tale attenuazione sul D.N.A., sui bioritmi, sulle funzioni degli organismi viventi? E' possibile che H.A.A.R.P. e scie chimiche mirino a rafforzare il campo magnetico del pianeta per evitare un cambiamento biologico o una lacerazione del velo elettromagnetico che nasconde dimensioni normalmente invisibili? Queste sono soltanto speculazioni, ma ci siamo accorti in questi anni di ricerca che anche le ipotesi apparentemente inverosimili sono state suffragate da acquisizioni e dati per lo meno plausibili, se non addirittura certi.
Preziose informazioni sull’argomento in esame ci sono fornite dall’astronomo e meteorologo Luca Savorani: “Il polo magnetico terrestre, localizzato nel Nord del Canada a circa 600 km dalla città di Resolute Bayha, si sta spostando velocemente verso nord-ovest, ad una velocità media di circa 20 km all'anno. Considerando che, tramite misurazioni eseguite con sofisticate strumentazioni il campo magnetico terrestre si sta indebolendo, si può pensare che potrebbe verificarsi l'inversione dei poli entro poche decine di anni.
Non si tratta di un capovolgimento dell'asse terrestre o di un'inverosimile inversione del moto di rotazione terrestre, ma dell'inversione dei poli, cioè di una lenta traslazione magnetica, dall'Artico, verso l'equatore, sino a raggiungere il continente Antartico. In termini pratici, comincerebbero ad impazzire le bussole, non indicando più i settori attualmente in prossimità del polo nord magnetico, ma zone molto distanti sino al momento in cui la lancetta punterebbe proprio verso sud in corrispondenza del Circolo Polare Antartico.
Purtroppo al momento non possiamo conoscere gli effetti di tale rivoluzione sulla vita animale, vegetale, sul clima terrestre e le implicazioni in campo meteorologico, ma un'inversione polare potrebbe deformare ed affievolire il campo magnetico terrestre, almeno nella fase transitoria, permettendo ai raggi cosmici di penetrare nella stratosfera, provocando un aumento nella concentrazione di ossidi di azoto. Tali ossidi, assorbendo la radiazione solare, potrebbero contribuire al raffreddamento dell'intero pianeta.
La forza del campo magnetico è ancora piuttosto elevata con minime fluttuazioni, ancora lontane dai livelli critici e la posizione dei poli magnetici rispetto a quelli geografici è variata parecchio negli ultimi secoli, ma sempre all'interno dei circoli polari; un'inversione di polarità è quindi possibile, o per meglio dire è certa, ma solo in un lontano futuro”.
Il riferimento agli ossidi di azoto in grado di raffreddare il pianeta è in antitesi con il riscaldamento globale intensificato dalle onde elettromagnetiche e dalla coltre chimica. La rarefazione, però, della sfera magnetica che avvolge Gaia dovrebbe comportare anche degli effetti negativi. Infatti i raggi cosmici colpirebbero la Terra (2). Questa tempesta di raggi potrebbe alterare il codice genetico degli esseri viventi o destare il D.N.A. silente? L’alterazione del D.N.A. è probabile, ma sarebbe una mutazione necessariamente deleteria? Sono domande cui è difficile rispondere: si può tuttavia concludere che qualsiasi azione atta ad interferire con i cicli cosmici si rivela, alla fine, contro-natura oltre che velleitaria.(1)
Il campo geomagnetico è un fenomeno naturale presente sul pianeta Terra e comune a molti altri corpi celesti, come, ad esempio, il Sole. Esso è prevalentemente un dipolo magnetico con poli non coincidenti con quelli geografici e non statici ed avente momento dipolare (asse) inclinato di 11.3,° rispetto all’ asse di rotazione terrestre. L'intensità del campo magnetico terrestre non è costante nel tempo, ma subisce notevoli variazioni. Esse hanno portato, nel corso delle ere geologiche, alla deriva dei poli magnetici rispetto ai continenti ed a ripetuti fenomeni di inversione del campo, con scambio reciproco dei poli magnetici Nord e Sud. Il magnetismo terrestre ha una notevole importanza per la vita sulla Terra. Infatti esso si estende per svariate decine di migliaia di chilometri nello spazio, formando una zona chiamata magnetosfera, la cui presenza genera una sorta di "scudo" elettromagnetico che devia e riduce il numero di raggi cosmici.(2)
I raggi cosmici sono particelle provenienti dallo spazio, quasi tutte dotate di carica elettrica, che colpiscono l’atmosfera con alte energie. Essi provengono dal Sole, da sorgenti della Galassia ed anche da oggetti esterni alla nostra Galassia.
Zret
Fonti:
M. Bertolucci, La Terra muta polarità
Bojs, Il segnale di Eugene, 2007
Enciclopedia dell’Astronomia e della Cosmologia, Milano, 2005, s.v. campo magnetico, geomagnetismo, magnetosfera, raggi cosmici T. Bonotto, I poli terrestri si spostano