GLI UOMINI ARTIFICIALI EREDITERANNO LA TERRA? - MIND UPLOADING
Avviso: questa pagina parla di A.I. (Intelligenza Artificiale) è molto tecnica perciò armatevi di pazienza e di buona volontà... ma ne vale comunque la pena per vedere come gli "esperti" stiano preparandoci un futuro che potrebbe sembrare "l'eden sulla Terra" ma che in realtà è la manipolazione e la possessione del vostro pensiero!
Traduzione a cura di Vincenzo Battista
PREMESSA
Questo ulteriore capitolo della seriè UNDER MATRIX ripreso da una relazione basata su idee, progetti e studi scientifici. Nei primi 8 articoli (che trovate nel Blog) ci siamo addentrati in una serie di informazioni che potrebbero "sembrare al profano" come pura teoria fantascientifica.
Avevo consigliato di STAMPARE e rilegare queste informazione per poterle ri-leggere su carta con calma e riflessione e cercare di ricostruire il puzzle (ricordate?). Abbiamo parlato di realtà virtuale, di clonazione, di immissione di pensiero umano nella memoria di un computer, di Google che "risucchia" (google.. google) la conoscenza umana all'interno delle sinapsi elettroniche, di ET-DEMONI con corpi elettro-plasmatici che vogliono possedere l'umanità e delle Tecnologie che oggi l'uomo utilizza senza sapere in che trappola stà cadendo.
Ora in questa Relazione, che VI CONSIGLIO CALDAMENTE DI LEGGERE MOLTO ATTENTAMENTE E CON PAZIENZA, trovate la "prova" che ricercatori e scienziati vanno nella direzione preannunciatavi da questo Blog. C'è in gioco, non solo la vostra mente ma, LA VOSTRA ESISTENZA IN VITA (quella VERA).
Prendetevi il tempo necessario per "studiare accuratamente" questo articolo e, ripeto per l'ennesima volta, stampatelo e leggetelo su carta.. PER IL VOSTRO BENE..!! Sarebbe ancora meglio che vi rileggeste i primi 8 articoli della serie - PRIMA - di leggere questo nuovo post.
Buono studio.
INTRODUZIONE
Questa pagina è dedicata alla possibilità di eseguire un processo capace di copiare una mente dal substrato naturale del cervello ad una rappresentata da un substrato hardware artificiale, costruito dall'uomo. Questa tecnologia altererà radicalmente la società in molti modi, come gli autori di fantascienza ci hanno illustrato.
Divertitevi, attraverso questo sommario resoconto, ad esplorare la scienza dietro la fantascienza !
Divertitevi, attraverso questo sommario resoconto, ad esplorare la scienza dietro la fantascienza !
MATERIALISMO
Il concetto basilare del M.U. (Mind Uploading) presume che la mente debba il suo insorgere all'attività del cervello. Questa supposizione è nota come "materialismo" in opposizione al "dualismo" che invece ipotizza che la mente (o LO SPIRITO) esista in modo separato dal cervello, ma sia connessa a questo in qualche maniera.
Cartesio, per esempio, credeva che la mente comunicasse col corpo tramite la ghiandola pineale.
L'evidenza del materialismo è schiacciante. Quasi ogni aspetto della mente (temperamento, memoria, appetito, ecc...) può esser distrutto da danneggiamenti di specifiche aree del cervello. Le tecniche attuali di visualizzazione possono anche rilevare attività cerebrale correlata col pensiero. Tuttavia, la questione di come esattamente avvenga l'insorgenza della coscienza a partire da materia non cosciente è un problema tutt'altro che banale. Alcuni scienziati hanno suggerito che la coscienza sia un aspetto fondamentale dell'universo e che sia direttamente correlata alla elaborazione dell'informazione; altri credono che essa richieda una disposizione molto particolare di circuiti neurali, risultata come sottoprodotto della nostra storia evolutiva. Clark Dorman ha preparato una eccellente rassegna (in inglese) di alcuni libri sulla coscienza e sul cervello.
UN BREVE SCHEMA DEL CERVELLO
Quale è la Scala delle Cose di cui Parliamo?
Le seguenti lunghezze (da Posner p. 305) danno le dimensioni approssimative delle strutture del sistema nervoso:
0.001 mm: sinapsi (interfaccia di una connessione fra neuroni)
0.1 mm: neuroni (cellula celebrale)
1 mm: circuiti locali (piccola rete di cellule)
10 mm: mappe (mappe topografiche spazialmente organizzate)
100 mm: sistemi (p.es. il sistema visivo)
1000 mm: il sistema nervoso centrale (incluso il midollo spinale)
0.1 mm: neuroni (cellula celebrale)
1 mm: circuiti locali (piccola rete di cellule)
10 mm: mappe (mappe topografiche spazialmente organizzate)
100 mm: sistemi (p.es. il sistema visivo)
1000 mm: il sistema nervoso centrale (incluso il midollo spinale)
Risposta: Per millimetro cubico (mm^3), ci sono circa 10^5 neuroni e 10^9 sinapsi . Espresse in base binaria queste cifre corrispondono a 2^16 neuroni e 2^30 sinapsi. Si stima che ci siano circa 10^12 (o 2^40) neuroni e 10^15 (or 2^50) sinapsi nell'intero sistema nervoso. Una tipica cellula celebrale riceve input da migliaia di altre cellule e l'influenza di ogni connessione è 1-5% rispetto al valore di soglia, ossia una connessione può contribuire al segnale totale che serve ad attivare una risposta dalla cellula, solo per un valore di 1-5%. (Il resto della stimolazione, per poter avere una risposta della cellula, deve essere fornita su altre connessioni, contemporaneamente attive, della stessa cellula - ndt).
Non molto velocemente, rispetto agli standard dei computer. Un potenziale d'azione (per esempio un impulso nervoso) dura circa 1 ms (millisecondo). Gli assoni, le lunghe connessioni d'output di una cellula celebrale, si presentano in due tipi: quelli rivestiti di mielina e quelli non rivestiti di mielina. Quelli con mielina hanno un livello extra di isolamento elettrico che permette al potenziale d'azione di viaggiare ad una velocità approssimativa che va dai 10 ai 100 metri per secondo. Gli assoni non rivestiti di mielina sono piu' lenti, trasmettendo solo con velocita' di circa un metro al secondo. Quando il segnale raggiunge la fine della linea, deve passare attraverso la connessione sinaptica per influenzare la successiva cellula celebrale; questo processo richiede circa 5 ms. L'effetto può perdurare per un tempo che va da 1 ms a molti minuti, dipendendo principalmente dal tipo di sinapsi. [Posner p. 339-340]
Questa è una delle grandi questioni delle neuroscienze, e i ricercatori stanno quasi per convergere verso una unanime risposta in proposito. Ci sono memorie a breve termine, che durano pochi minuti o al massimo qualche ora e che possono essere immagazzinate in una varietà di modi, inclusa la attivazione e la disattivazione di proteine, internamente ai neuroni o nell'ambito di cicli di attività neurale. Più importante dal punto di vista dell'uploading è il discorso della memoria a lungo termine. Sembra che le memorie a lungo termine vengano immagazzinate per mezzo di cambiamenti strutturali nel processo neurale. Questi cambiamenti includono il numero di ramificazioni che un processo neurale crea ed il numero e l'efficacia delle connessioni sinaptiche create. Byrne ed altri presentano una eccellente rassegna di lavori recenti che documentano questi cambiamenti nella struttura neurale di una Aplysia (un mollusco marino).
Beh, c'è ben più che questo nel cervello. Ci sono varie forme di cellule gliali (letteralmente: "collegene"), il cui scopo è soprattutto di supporto funzionale. Le più importanti di queste, da un punto di vista di processo, sono gli "astro-citi"; gli astrociti possono "influenzare l'elaborazione dell'informazione" mediante regolazione del microambiente neuronale, rallentando il meccanismo di propagazione dei segnali (per esempio tramite propagazione di variazioni delle concentrazioni di calcio), o "tramite altri processi ancora poco compresi". Inoltre c'è ogni sorta di modalità di interazione degli ormoni o di altre interazioni chimiche nel cervello che sicuramente devono avere un qualche effetto sulla mente; queste interazioni chimiche dovrebbero essere simulate nella MENTE SOTTOPOSTA A UPLOADING, affinché essa sia una riproduzione accurata della mente ORIGINARIA.
PRIMA PARTE - [IMPORTANTE E NECESSARIA INTRODUZIONE]
Mind Uploading tramite la procedura microtomica
La proposta che richiede il minor avanzamento possibile rispetto alla tecnologia corrente suona più o meno così: Il cervello del paziente (possibilmente l'intera testa) è solidificata con la iniezione e diffusione di (per esempio) paraffina, oppure congelata alla temperatura dell'azoto liquido. Successivamente, il cervello è tagliato in fette molto sottili. Ogni fetta è sottoposta a scanning computerizzato utilizzando uno strumento dalla risoluzione molto alta (per esempio un microscopio elettronico). Metodo già usato sia con il cervello di Einstein che con quello di LENIN il cui corpo è tuttora integro e visibile presso il mausoleo nella piazza centrale di Mosca. Il computer usa questi dati per ricostruire la circuiteria del cervello del paziente su un substrato artificiale (probabilmente dell'hardware appositamente dedicato alla simulazione cerebrale). La simulazione viene "attivata" ed il paziente si ritrova in uno splendente nuovo corpo.
[Nota deduttiva di intermatrix: vogliono reimpiantare un personalità deceduta e magari ri-programmata in un nuovo corpo?]
Questa procedura richiede una estensione relativamente modesta della tecnologia già attualmente disponibile. La ricostruzione anatomica a partire dall'analisi di diverse sezioni è già eseguita da diversi anni. Attualmente, solo un pezzo molto minuscolo di tessuto può essere sottoposto, volta per volta, a scanning, in questo modo ed alla risoluzione necessaria per permettere la ricostruzione dei circuiti. Il processo è sia lento che intensivamente laborioso. I ricercatori stanno attualmente lavorando ad automatizzare il processo, aumentandone la velocità e la dimensione del campione. Questi sviluppi possono attualmente permettere lo scanning di un intero cervello e non senza, ovviamente, che qualcuno stia diluviando una enorme quantità di denaro sui progetti di sviluppo di questo tipo.
A titolo cautelativo va detto che potrebbe non essere sufficiente catturare semplicemente la struttura dei neuroni e delle loro interconnessioni; informazioni rilevanti per il funzionamento sono senza dubbio contenute in caratteristiche come, per esempio, i tassi di sostanze chimiche nelle sinapsi e la distribuzione dei canali ionici nelle membrane cellulari. Tecniche di colorazione probabilmente permetteranno la lettura di tutte le variabili rilevanti durante lo scanning, ma è comunque un aspetto da tenere ben presente.
Mind Uploading tramite la procedura di Nano-Sostituzione [?]
Secondo questa proposta, miliardi di microscopiche NANO-MACCHINE sono iniettate nel cervello, dove esse si insediano nei neuroni o in prossimità di essi. Ogni macchina monitora l'attività di input/output del suo neurone, finché diviene capace di prevedere perfettamente tutte le risposte del neurone. A questo punto, essa uccide il neurone e prende il suo posto. Questa proposta sembra buona e in qualche modo sembra più semplice da realizzare rispetto alla procedura microtomica. Ma le macchine avranno probabilmente problemi con gli sbalzi notevoli di dimensioni dei neuroni e delle loro aree di interconnessione. Un neurone può avere inputs su molti millimetri d'estensione (dell'area sinaptica - ndt) e può avere connessioni anche lunghe un metro. Come può una minuscola macchina (più piccola di una cellula) monitorare tutti questi inputs, o raggiungere tutti questi punti di output? Dovrebbe avere una capacità di accrescimento quasi altrettanto grande di quella dei neuroni stessi, e svilupparsi nella stessa forma. Però i promotori della nanotecnologia dichiarano che quasi ogni cosa è possibile. INFATTI.. visitate questo sito!
[Nota di intermatrix: Intanto esiste un fatto: una nuova malattia sconosciuta che stà colpendo molte persone nel mondo, creando all'interno del corpo nano-strutture filamentose che arrecano danni biologici importanti. E' il Morbo di Morgellons di cui due bravi ricercatori indipendenti Italiani (Antornio e Rosario Marcianò) si stanno occupando con molto impegno da più di un anno, nonostante le aspre critiche degli scettici e degli ambienti Accademici. Anch'essa correlata con le nanotecnologie di cui stiamo parlando].
Mind Uploading tramite la procedura di Moravec
Hans Moravec ha proposto una procedura differente. Un chirurgo robot è equipaggiato con un manipolatore che si divide ricorsivamente e sempre più finemente in subdiramazioni, fino a risultare costituito da miliardi di dita sensibili di scala nanometrica. Il paziente siede confortabilmente [?] (sebbene con la sua testa serrata in una morsa) e sveglio, mentre il nanorobot chirurgo penetra col suo manipolatore nella testa del paziente. Le minuscole dita del manipolatore cominciano a scostare via cellule di tessuto, esponendo il cervello ma suturandone, mano a mano, i vasi sanguinei così che le dita non lavorino creando troppa confusione. Con i sensori elettrici e chimici posizionati sulla punta delle dita, il manipolatore monitora l'attività di tutte le cellule esposte del cervello. Quando il computer del robot ha memorizzato tutto quello che esse stanno facendo, configura una simulazione per riprodurre la loro attività. Il nano-robot manipolatore rimuove le cellule e, ancora una volta per mezzo delle sue magiche nanodita, connette il rimanente tessuto celebrale alla simulazione. Livello dopo livello esso procede in questa maniera fino a che la testa del paziente è svuotata ed è tutta "trasferita" nella simulazione.
Procedure non-distruttive di Mind Uploading
La maggioranza delle procedure di mind uploading proposte, distruggono il cervello durante il processo, fettina dopo fettina, livello dopo livello, o neurone dopo neurone. Tali procedure soffrono di due inconvenienti: si dispone di una sola possibilità per tentare il processo (e quindi un fallimento implica che il contenuto del cervello su cui si è tentata la procedura è perduto per sempre) e non si può fare una copia di riserva del proprio cervello mentre si è ancora vivi nella propria forma biologica.
Le tecniche "Non Distruttive" dovrebbero evitare entrambi i problemi; queste procedure in qualche modo cercano di eseguire lo scanning del cervello nella sua condizione forma attiva e biologica, senza distruggerlo (alcune delle procedure non distruttive attualmente possibili, tuttavia, potrebbero richiedere un cervello inattivo, ma non lo danneggerebbero; cio' evita il primo problema ma non il secondo).
Varie tecniche non distruttive sono state proposte:
Olografia ai Raggi Gamma, che usando una sorgente di raggio gamma coerente, produca una registrazione tridimensionale della struttura del cervello con una risoluzione quasi a livello di dimensione atomica. L'informazione risultante dovrebbe essere interpretata da una elaborazione al computer per poter produrre una ricostruzione funzionale.
Olografia ai Raggi X, che lavora in modo simile alla precedente ma con complicazioni differenti. Sorgenti laser ai raggi X sono molto difficili da produrre, anche in linea solo teorica (ma anche generare sorgenti laser di raggi Gamma è difficile). Queste proposte, per essere attuate, richiedono metodologie più esotiche delle attuali, per produrre raggi X coerenti. Sfortunatamente, sia i raggi X che quelli Gamma possiedono circa 100 volte l'energia necessaria a vaporizzare qualsiasi cosa essi colpiscano, per cui queste tecniche non sono poi così "non distruttive" come sembrerebbe.
MRI (Visualizzazione basata sulla risonanza magnetica ossia "Magnetic Resonance Imaging"), una tecnica che utilizza un gradiente magnetico ripido per causare emissioni di onde radio da atomi nel cervello (di solito atomi di idrogeno), le quali sono raccolte ed analizzate per produrre una mappa tridimensionale della distribuzione degli atomi stessi. Attualmente la MRI viene usata su soggetti umani viventi (purtroppo a loro insaputa con la SCUSA della diagnosi precoce), con una risoluzione di circa 1 mm. La tecnologia magnetica probabilmente permetterà una sufficiente risoluzione mediante l'uso di protoni. Comunque è stato suggerito che l'Elio-3 dovrebbe diffondersi nelle cellule abbastanza rapidamente da permettere risoluzioni sufficienti per il mind-uploading. Inoltre, l'MRI potrebbe essere usato con la procedura di dissezionamento in sezioni seriali, ottenendo grande risoluzione (ma questa non sarebbe piu' una tecnica non distruttiva).