Si sono dette, e si diranno ancora molte cose sui significati occulti di certi simboli, ma la Verità può essere sempre e SOLO UNA. Leggete molto attentamente quanto segue, e alla fine della lettura guardate con profonda concentrazione il video inserito in fondo a questo articolo (selezionate 720HD e schermo intero altrimenti non riuscirete a leggere bene le slide), perchè ad alcuni sarà molto utile per CAMBIARE VITA prima che sia troppo tardi.
IL SIGNIFICATO DELLA LETTERA [G] NELLA SCIENZA MASSONICA SECONDO "LORO"
In tutte le Logge regolari e ben governate, una bella lettera "G" si mette in alto ad Oriente sopra la stazione del Maestro. Alcuni dicono che sta per "Geometria", altri che sta per "God". Altri commentano ancora di più sul fatto che la lettera G è la settima lettera dell'alfabeto, e il sette è un numero dal significato ben conosciuto alla massoneria.
Ma, secondo una ricerca massonica interna, c'è un significato ancora più segreto nella lettera G, un significato che comprende tutte queste cose e molto altro ancora.
Ci sono alcune prove che suggeriscono che la lettera G deriva da un simbolo principale del "nome ineffabile" della Divinità, che viene simboleggiato dall'occhio che tutto vede all'interno del triangolo.
Ma, secondo una ricerca massonica interna, c'è un significato ancora più segreto nella lettera G, un significato che comprende tutte queste cose e molto altro ancora.
Ci sono alcune prove che suggeriscono che la lettera G deriva da un simbolo principale del "nome ineffabile" della Divinità, che viene simboleggiato dall'occhio che tutto vede all'interno del triangolo.
Il triangolo è stato sempre considerato un simbolo della Divinità. I tre lati alludono alla [Trinità], il Dio uno e trino. Allo stesso modo, il triangolo allude alla legge della manifestazione, fra due forze opposte una terza qualità si evince. Per esempio, tra le differenze di potenziale in un flusso di corrente. Tra le forze elettriche e le propagazioni magnetiche viene esercita una forza. La Divinità è la forza che si manifesta tra queste, e tra le divinità e il libero arbitrio si pone la creazione.
L'occhio è un simbolo della divinità per diversi motivi. Sotto forma di misticismo ebraico conosciuto come Kabbalah; la lettera 'Ayin' è talvolta usata per alludere "all'infinito", la qualità del [Dio inconoscibile] ... [???]
Ayin diventa il Sof Ayin, il finito diventa infinito, che a sua volta diventa la luce senza limiti, o 'Sof Ayin'. Da questa luce primordiale della creazione si verifica un evento che, dopo il collasso verso l'interno, è conosciuto dai Kabbalisti come "Tsim Tsum". Nello spazio dove la luce viene proiettata verso infinite emanazioni. Questo è l'Albero della Vita.
I tre pilastri dell'Albero della vita, le Sefiroth, formano la totalità. Così il simbolo dell'Ayin all'interno del triangolo è emblematico della effusione della Divinità verso l'esterno, dall'infinito e l'eternità dell'essere, i tre lati del triangolo sono come i tre pilastri dell'Albero della Vita, che si estendono fuori dal vuoto primordiale per dare la vita e [la conoscenza]. (la promessa di Satana: "sarete simili a Dio [conoscendo].." - ndr)
I tre pilastri dell'Albero della vita, le Sefiroth, formano la totalità. Così il simbolo dell'Ayin all'interno del triangolo è emblematico della effusione della Divinità verso l'esterno, dall'infinito e l'eternità dell'essere, i tre lati del triangolo sono come i tre pilastri dell'Albero della Vita, che si estendono fuori dal vuoto primordiale per dare la vita e [la conoscenza]. (la promessa di Satana: "sarete simili a Dio [conoscendo].." - ndr)
La parola ebraica "Ayin" significa "Occhio". Molte immagini medievali illustravano Dio come una mano che veniva fuori da una nuvola. Quella era un'allusione allo "Yod creativo", termine che significa "mano" in ebraico, così l'immagine di una mano o di un'occhio allude all'Ayin.
L'occhio che vede tutto, non viene rappresentato solo perché si tratta di guardare tutto (anche se per estensione questo deve essere), ma perché l'occhio simboleggia soprattutto l'eternità. Due occhi parlano di dualità. Vi è quindi un occhio, in quanto vi è una sola Ayin. C'è una Ayin, perché ci può essere UN SOLO Dio.
C'è un ulteriore allusione qui, tuttavia, che riconduce al Sefiroth, o l'Albero della Vita. In ebraico ogni lettera è anche un numero. Il numero di Ayin è 70. Così il numero dei Ayin, o l'occhio, all'interno del triangolo è 73 (70 più i tre lati del triangolo), dando la somma di 10 che significa, la perfezione dell'opera.
La terza lettera dell'alfabeto ebraico alef-beth è "Gimel". Gimel ha il valore numerologico di 3. Questo Gimel è Kabbalisticamente associato con il Padre. E' da precisare che dalla parola Gimel (Gimel, mem, e lamed) si ottiene anche quì il valore di 73.
Gimel è associato con la "Sophia". La parola Gimel in ebraico, si può assimilare alla lettera G romana, e in inglese alla J.
Può sembrare strano che una cosa così semplice, come la lettera G potrebbe deliberatamente contenere tanti significati occulti. Ma la risposta è in qualcosa che potremmo definire: "risonanza concettuale o archetipica". Nel linguaggio dei simboli, molti significati possono convergere attorno ad un centro comune. Quindi la lettera G può essere associata ai seguenti simboli. Fino ad oggi abbiamo che la lettera G in una loggia massonica, sta a significare:
C'è un ulteriore allusione qui, tuttavia, che riconduce al Sefiroth, o l'Albero della Vita. In ebraico ogni lettera è anche un numero. Il numero di Ayin è 70. Così il numero dei Ayin, o l'occhio, all'interno del triangolo è 73 (70 più i tre lati del triangolo), dando la somma di 10 che significa, la perfezione dell'opera.
La terza lettera dell'alfabeto ebraico alef-beth è "Gimel". Gimel ha il valore numerologico di 3. Questo Gimel è Kabbalisticamente associato con il Padre. E' da precisare che dalla parola Gimel (Gimel, mem, e lamed) si ottiene anche quì il valore di 73.
Gimel è associato con la "Sophia". La parola Gimel in ebraico, si può assimilare alla lettera G romana, e in inglese alla J.
Può sembrare strano che una cosa così semplice, come la lettera G potrebbe deliberatamente contenere tanti significati occulti. Ma la risposta è in qualcosa che potremmo definire: "risonanza concettuale o archetipica". Nel linguaggio dei simboli, molti significati possono convergere attorno ad un centro comune. Quindi la lettera G può essere associata ai seguenti simboli. Fino ad oggi abbiamo che la lettera G in una loggia massonica, sta a significare:
G.A.D.U.
Divinità
God
God
Geometria
L'occhio nel triangolo
Infinito
Creazione
Sophia
Spirito Superiore
discesa della Divinità nell'uomo
Illuminazione
L'occhio nel triangolo
Infinito
Creazione
Sophia
Spirito Superiore
discesa della Divinità nell'uomo
Illuminazione
Tutte queste cose rivelano una cosa sola. Esse si sommano nella Divinità. Si tratta di Dio, il verbo che crea. Esse sommate formano la simbologica Divinità Massonica: "Jeh-Ov-Ah"
L'ultimo punto da osservare riguarda il numero 73. 73 può essere ulteriormente ridotto, 7 + 3 = 10; 1 + 0 = 1. Si ritorna all'UNO. Mentre le sephiroth provengono dall'infinito, l'eternità, l'unità, anche loro sommate Kabbalisticamente ritornano nell'UNO.
Così la lettera "G" rappresenta la SOMMA della Divinità che diviene UNO, l'unione universale, l'amore, l'effusione e l'illuminazione della Divina ['] (Yod) "J" (in Inglese), [G] il principio (un lato del Triangolo). Poi lo Spirito femminile o la "Sophia" con cui è stata partorita la creazione (l'altro lato del Triangolo), e infine il Verbo con cui la Divinità ha formato e informato l'uomo nel suo cammino (l'ultimo lato del Triangolo).
Ma vuole rappresentare anche la saggezza con cui l'uomo può arrivare a conoscere la Divinità inconoscibile, la croce attraverso la creazione, e tornare alla Divinità ancora una volta.
METTETE IL VIDEO IN ALTA RISOLUZIONE A 480, O MEGLIO A 720HD A SCHERMO INTERO
(SE AVETE BANDA)
GRAZIE A GIULIA PER IL CONTRIBUTO, E A QUANTI HANNO FATTO IN ALTRI PAESI QUELLO CHE VIENE FATTO IN ITALIA DA COLORO CHE APPARTENGONO AL POPOLO DELLA VERITA'.
In Verità.
B O J S
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